Costellazioni di Editoriale Scienza è una strenna perfetta per sognare a Natale

Costellazioni – Le stelle che disegnano il cielo, di Lara Albanese
Editoriale Scienza, 2017, illustrazioni di Desideria Guicciardini, ISBN: 978873078906

«Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me».

Viene in mente la frase finale della Critica della ragion pratica di Immanuel Kant, leggendo questo prezioso manuale illustrato di astronomia appena mandato in stampa da Editoriale Scienza.

Ed è proprio dal cielo stellato che il viaggio a occhi all’insù di Lara Albanese, divulgatrice scientifica appassionata, ha inizio. Per ammirare le stelle – ci avvisa subito – non servono astrolabi, cannocchiali o telescopi. Bastano i nostri due occhi, curiosità e pazienza. Solo così ci si accorgerà che lassù ci sono vere e proprie mappe, linee che collegano gli astri e che formano dei disegni nel cielo.

Albanese riferisce ai più piccoli che gli astronomi hanno identificato 88 costellazioni ufficiali, ma che esiste un grande ostacolo all’osservazione delle oltre tremila stelle visibili a occhio nudo: l’inquinamento luminoso provocato dalle numerosissime luci che di notte si accendono nelle nostre città. Ecco perché per osservare le meraviglie qui descritte è consigliabile fare qualche chilometro e allontanarsi un pochino dai centri abitati.

Anche per chi preferisce abbandonarsi alla lettura comodamente da casa propria c’è una sorpresa: se si punta una torcia sulle pagine dotate di stelle fosforescenti, qualche istante dopo, a luce spenta, appariranno tutte le costellazioni poco prima illuminate.

Fra le pagine, ad ogni costellazione è associata una storia, fatta di dati scientifici, leggende e miti. Un approfondimento che prende forma grazie al tratto, preciso e sognante, di Desideria Guicciardini, illustratrice fiorentina di lungo corso.

Dopo i primi capitoli dedicati alle mappe del cielo e ai suggerimenti per la preparazione dello zaino del perfetto esploratore celeste (occhi, bussola, torcia, vestiti adatti, telo, taccuino), l’autrice passa in rassegna le costellazioni più amate.

ideria Guicciardini (Editoriale Scienza)

L’Orsa Maggiore e il suo Grande Carro, l’Orsa Minore e il Piccolo Carro, Cassiopea, Orione e il Toro. E poi il Cane Maggiore, il Boote, il Corvo e il Leone. E ancora il Cigno, la Lira, l’Aquila, lo Scorpione e Pegaso. Infine, Auriga (o Cocchiere) e i Gemelli.

L’Orsa Maggiore la conosciamo tutti; è visibile tutto l’anno. Per individuarla, lo sanno anche i bambini, è sufficiente cercare le sette brillanti stelle del Grande Carro. Se si uniscono si ottiene la forma di un pentolino con un lungo manico. I Greci raccontavano che l’orsa del cielo fosse Callisto, una ninfa di cui erano innamorati tutti gli dei, Zeus compreso. Anche trovare l’Orsa Minore è uno dei giochi spesso azzardati all’aria aperta con mamma e papà. Non tutti, però, conoscono il trucchetto per localizzare la Stella Polare: prima si indica il Grande Carro, poi le due stelle dalla parte opposta del manico, dopodiché con due dita si segna la loro distanza. Si ripete per cinque volte quella distanza ed ecco che si giunge alla Stella Polare che è l’ultima stella del manico del Piccolo Carro.

Cassiopea è invece una regina superba seduta sul suo trono. Tale costellazione è formata da cinque astri e sembra, insieme al Grande Carro, ruotare a mo’ di girotondo intorno alla Stella Polare. Dietro Cassiopea, che per i nativi americani Navaho è la prima donna (la nostra Eva), vi è un chiarore diffuso: la galassia per antonomasia, la nostra, e cioè la meravigliosa Via Lattea.

ideria Guicciardini (Editoriale Scienza)

E che dire di Orione? Si tratta di tre stelle allineate e brillanti, visibili solo in inverno. Per i sudafricani sono tre zebre, per gli aborigeni australiani tre canoe, un pezzo della manica di un kimono per i giapponesi, le tre Marie per i brasiliani e tre sassi legati da tre corde per gli uruguayani.

Nell’arcipelago dello Zodiaco, chi scrive si sofferma sul Leone, la costellazione dalla folta criniera visibile fra dicembre e giugno. Regolo è la stella cuore del Leone, a cui si arriva prolungando le due stelle del quadrato del Grande Carro dal lato opposto rispetto alla Stella Polare. Alla costellazione del Leone si deve il modo di dire “solleone”: un tempo, nel mese di agosto, il Leone ospitava il sole. Leone non è però visibile nel periodo di nascita di chi ha questo segno zodiacale poiché si trova dietro al sole, comparendo “libero” solo di giorno. Infine, una curiosità: per i Greci, l’uccisione del Leone è la prima delle dodici fatiche di Ercole.

ideria Guicciardini (Editoriale Scienza)

Se siete anche voi convinti che guardare le stelle sia come imparare a sognare, Costellazioni è il libro che fa per voi. Con discrezione, regalerà ai piccoli lettori un altro modo di pensare al firmamento, troppo spesso dato per scontato e considerato solo un magnifico cappello sopra le nostre teste.

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